La Chiesa al servizio del cittadino e Roma - Santa Sabina

Chiesa di Santa Gemma GalganiUna comunità parrocchiale che fornisce svago e servizi alla comunità, Santa Gemma è un luogo tranquillo che vi offrirà un’atmosfera di serenità all’interno della grande e caotica Roma, un ambiente pieno di tranquillità e buoni sentimenti al solo scopo di vivere felici e in pace… Un luogo simile è difficile da trovare ma la chiesa di Santa Gemma, assieme al suo borgo si avvicina molto a quest’idea di paradiso terrestre.

Se vi trovate tra il XVIII e il XIX municipio sicuramente avete già sentito parlare della Parrocchia della Sante Ruffina e Seconfa e della Chiesa dedicata alla Santa Gemma Galgani, presso la Piazza del Castello Porcareccia. La chiesa è costituita da numerose suore salesiane dell’Auxilium e del Parroco Padre Federico Pirozzi che appartiene all’ordine Passionisti, il quale ha dato origine a numerose iniziative con lo scopo di ricercare la spiritualità attraverso la collaborazione fraterna.

Assieme alle canoniche catechesi destinate ai bambini troviamo Gruppi Giovani e non giovani che vanno alla ricerca ma anche all’ascolto della parola di Cristo, attraverso azioni della Caritas sostengono progetti come Malawi ma anche iniziative come quello dell’ambulatorio gratuito per i bisognosi e la realizzazione di una Polisportiva: l’Asd Santa Gemma.

Proprio questa ha per il Calcio a cinque un under 10, due under 12, un under 14 e una categoria Open per quelli più grandi e una squadra femminile si pallavolo. Tutte queste squadre sono iscritte nei campionati CSI, il Centro Sportivo Italiano, ente di promozione sportiva senza alcun fine di lucro con ispirazione cristiana che da ormai molti anni opera sul territorio italiano che ha fatto nascere molti campioni con Damiano Tommasi, l’ex calciatore della As Roma, ma anche altri nelle differenti discipline.

Tale organizzazione fa capo al Comitato locale del CSI che organizza i campionati, manda gli arbitri e, in collaborazione con la sede nazionale, organizza corsi per allenatori per le differenti discipline e per gli animatori culturali sportivi presenti in parrocchia.

 

Roma - Santa Sabina

Basilica di Santa SabinaTra le chiese paleocristiane di Roma, la Basilica di Santa Sabina presenta un impianto che ricorda molto quello delle basiliche romane. È posta presso il colle Aventino, se visitate il giardino che lo affinca potrete godere di una meravigliosa vista panoramica su Tevere in direzione di Porta Portese. Oggi la chiesa rappresenta il centro dell’Ordine del Frati Domenicani.

 

Come arrivare:

Attraverso i mezzi pubblici: la Basilica di Santa Sabina è posta presso il Colle Aventino, per raggiungerla è possibile prendere dalla stazione Termini la linea B della metropolitana in direzione Laurentina proseguendo per tre fermate fino alla stazione Circo Massimo. Partendo dalla stazione si prosegue per 600 metri in un primo momento lungo il lato sud del Circo Massimo e in seguito, una volta arrivati nel piazzale Ugo La Malfa, si prosegue in salita lungo la via Santa Sabina.

In auto: potete accedere al Colle Aventino considerando lo scarso numero dei posti e la sosta soggetta a tariffa.

 

Cenni storici:

La Basilica è del V secolo, periodo in cui il prete Pietro di Illiria prese la decisione di costruire una chiesa sui resti della casa di una matrona che in seguito divenne santa. Il campanile, che ancor oggi possiamo ammirare, risale al X secolo; la chiesa fu sotto la tutela, per volere di San Domenico, da Papa Onorio III nel 1219, da quel momento l’ordine dei Frati Predicatori, una popolazione conosciuta come Domenicani, da lui fondata, divenne la propria sede. La struttura ebbe una serie di modifiche e restauri nel 1500 e nel 1600 per mano di Domenico Fontana e Francesco Borromini. Durante la prima metà del 1900 la chiesa recupera l’architettura originaria grazie all’intervento dell’architetto Antonio Munoz.

 

Descrizione:

La caratteristica più evidente della Basilica di Santa Sabina è l’assenza della facciata, infatti l’ingresso ha origine da un’arcata laterale. La struttura interna presenta una forma regolare allungata che si divide in tre navate e ripete quella delle basiliche romane. In seguito a moderni restauri sono state eliminate le decorazioni posteriori della chiesa, infatti la struttura ha acquisito un aspetto decisamente sobrio costituita da una navata centrale molto alta che le conferisce un aspetto elegante e slanciato.

Osservando la chiesa dall’esterno si ha quasi una sensazione di leggerezza che viene sottolineata dalle pareti lisce e senza contrafforti, ciò è stato possibile grazie alla tecnica utilizzata per la costruzione del tetto realizzato a capriate con una tecnica di costruzione caratterizzata da un’intelaiatura in legno che crea strutture non spingenti.

Degno di nota è il portone ligneo che risale alla costruzione della Chiesa, precisamente al V secolo che, grazie alle sue raffigurazioni di Antico e Nuovo Testamento, è tra le sculture lignee più antiche del periodo paleocristiano, infatti il riquadro posto sulla crocifissione è tra le raffigurazioni più antiche note di questo evento.

Nella chiesa possiamo ammirare gli affreschi di Federico Zuccari presenti nella cappella di San Giacinto, sull’altare un’opera di Lavinia Fontana “Vergine e San Giacinto” mentre all’interno dell’abside “Cristo assiso sul monte circondato dagli apostoli” un’opera di Zuccari.

Presso la navata sinistra troviamo la Cappella di Santa Caterina di Giovan Battista Contini datata alla seconda metà del 1600 “Madonna del Rosario” di Sassoferrato mentre nella volta troviamo il “Trionfo della Santa” una realizzazione di Giovanni Odazzi.