Visita nei palazzi romani: Palazzo Barberini
Palazzo Barberini ricorda l’importanza che ha avuto la famiglia Barberini all’interno della storia di Roma. Giunto ai giorni d’oggi integro rispetto al progetto originale, ospita, nelle sue sale progettate e costruite dai migliori artisti romani, le mostre della Galleria Nazionale d’Arte Antica.
Palazzo Barberini – Cenni storici
A 200 metri di distanza da Piazza Barberini sorge Palazzo Barberini che con la sua mole e la sua eleganza è in grado di rubare l’occhio a chi si trova a passeggiare su Via delle Quattro Fontane. Alla sua costruzione, avvenuta tra il 1623 e il 1633 sotto il pontificato di papa Urbano VIII Barberini, contribuirono Carlo Maderno, Francesco Borromini, Gian Lorenzo Bernini e Pietro da Cortona basandosi su un vecchio palazzo Sforza preesistente.
Si racconta che molti dei materiali utilizzati per la struttura del Palazzo Barberini vennero estratti dal Colosseo e dal Pantheon: è arcinoto difatti l’epigramma di Pasquino che recita “Quel che non fecero i Barbari, fecero i Barberini”.
Dopo la seconda guerra mondiale l’edificio è stato acquisito dallo Stato Italiano e nel 1947 divenne sede del Partito Socialista Democratico fondato da Saragat con la scissione dell’ala riformista del PSI. A oggi Palazzo Barberini, dopo un restauro che ha ridonato alla struttura lo splendore di un tempo, è destinato ad ospitare le mostre della Galleria Nazionale d’Arte Antica.
Palazzo Barberini – Descrizione
Il progetto definitivo ad ali aperte rappresenta l’idea di palazzo-villa unendo le due funzioni di abitazione di rappresentanza della famiglia papale con il disimpegno della villa cittadina, dotando la tenuta di grandi giardini e larghi spazi e lasciando alla facciata verso piazza Barberini la funzione severa di rappresentanza della costruzione.
Giunti nel cortile che si apre una volta oltrepassato il cancello si pone innanzi al palazzo Barberini una fontana dell'Azzurri con vasca superiore ottagonale decorata con le Api e vasca inferiore con quattro mascheroni. Tre diversi ordini di colonne dal tono classico si sviluppano sulla parte centrale dell’edificio al quale è annesso anche il corpo più antico (il preesistente palazzo Sforza). Intanto dalla destra del palazzo, attraverso un ponte del Bernini, si può accedere ai giardini.
Una volta affrontato l’ingresso, le scale del Bernini da una parte e del Borromini dall’altra danno ingresso al salone centrale che occupa in altezza due piani del palazzo.
All’interno tutti i soffitti sono decorati: nel salone Pietro Da Cortona, è da segnalare in particolare il grandioso affresco della Volta intitolato il"Trionfo della Divina Provvidenza". Inoltre l'appartamento di Cornelia Costanza Barberini, è arredato da una collezione di splendidi mobili sei-settecenteschi.
Palazzo Barberini – Come arrivare
La zona centrale in cui è posizionato è attraversata da diverse linee autobus: 52-53-61-62-63-80--95-116-119-175--204-492-590-630. Dista inoltre appena 200 metri la fermata Metro A Barberini. Per quanto riguarda il percorso auto la zona è chiusa al traffico ed il passaggio è consentito ai soli autorizzati.
Palazzo Barberini - Orari di apertura
Il Palazzo è aperto al pubblico dal martedì alla domenica dalle 8.30 fino alle 19.30 in concomitanza con l’apertura del museo.
Da vedere in zona
La Fontana di Trevi, Piazza di Spagna, Palazzo Barberini, la Fontana del Tritone di Bernini.
Dormire in zona
Ecco dei suggerimenti per dormire in alcuni alberghi del centro storico, oppure alloggiare in alcuni Bed and Breakfast al centro.
Mangiare in zona
Potete animare la vostra passeggiata per il centro gustando le specialità dei noti ristoranti del centro storico.
Divertimento in zona
Piazza Barberini, situata alle spalle del palazzo, è sede di uno dei più importanti cinema di Roma: il Multisala Barberini, che ha in programmazione i migliori film in prima visione.
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